lunedì 7 marzo 2016

Utero comprato: nuovo frontiera lotta di classe


8 Marzo 2016

Utero comprato: nuova frontiera della lotta di classe

Questo Otto Marzo arriva dopo le polemiche sulla stepchild adoption e sull'utero in affitto. C'è chi rivendica per se il diritto di comprarsi un bambino dopo averlo commissionato ed averlo geneticamente determinato come ha fatto Niki Vendola. Il bambino commissionato ad una donna indonesiana è stato frutto di una operazione di ingegneria genetica essendooriginato di un uovo di una donna californiana e dal seme del compagno di Vendola installati nella donna indonesiana
Ebbene non tutti i pareri sono stati concordi e la confusione è stata grande sotto il cielo. C'è chi ha rivendicato il diritto della donna di vendersi gravidanza ed a cedere il bambino a terze persone al grido: "l'utero è mio e me lo gestisco io!" C'è chi ha parlato della gravidanza per altri come di un gesto di amore. Io non credo che lo sia neppure tra madre e figlia dal momento che i bambini non sono un diritto e non è proprio indispensabile averli. Anche nel caso di madre e figlia si ignora il diritto alla certezza della identità del bambino.
La mia opinione sullo sviluppo di questa storia è allarmata.La questione dell'utero in affitto è stata sdoganata dal movimento gay con le unioni civili approdate al Senato della repubblica ed ora in procinto di passare alla Camera dei Deputati. Questa origine politica della questione ha confuso le acque mescolandosi con le rivendicazioni di parificazione matrimoniale dei gay ha creato ambiguità e posizioni diverse.

In effetti l'utero in affitto è la più grande speculazione finanziaria medico-ospedaliera del nostro tempo. C'è un giro di affari di milioni di doillari nel mondo oscillando il costo di un bambino dai 100 mila dollari degli USA ai 20 mila dollari dell'India.

Potenti organizzazioni hanno ampia disponibilità di ragazze povere, poverissime che si assicurano di che mangiare per i nove mesi della gravidanza ed un regalino finale (il grosso dei soldi viene incamerato dalla organizzazione e dalla struttura ospedaliera.

Provo ribrezzo per Veronesi che invita le donne povere a procreare per conto terzi.

Il movimento femminista su questa fondamentale questione è spaccat in due o tre pezzi. Non so che cosa si potrà celebrare l'8 Marzo 2016 quando siamo giunti alla fase finale della umiliazione e dell'uso schiavistico delle donne.
L'utero in affitto e il femminicidio sono i tratti caratteristici della questione femminile del nostro tempo. Tratti non solo irrisolti ma in via di aggravamento.

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